Carso in bicicletta in primavera ed autunno
Vicino al nostro agriturismo , al centro del paese di Slivia puoi imboccare la carrareccia per San Pelagio. La strada attraversa meravigliose vigne di Vitovska e Teran e prosegue su un sentiero che attraversa piccoli orti protetti da muretti a secco e case di pietra dei borghi carsici. Ogni tanto dove la vegetazione si fa più rada e il paesaggio più aperto, si vede anche il mare.
1 - SENTIERO GEMINA
Il sentiero Gemina prende il nome dall'antica via romana che collegava Aquileia a Lubiana, il sentiero oggi è composto da carrarecce che da sempre venivano utilizzate dalle genti del Carso per spostarsi di borgo in borgo e raggiungere gli appezzamenti coltivati. Non ripercorre quindi il tracciato originale della vecchia strada romana ma ne porta solamente il nome.
Storia del sentiero
Una domenica di autunno dell' anno 2000, ci trovammo nel maneggio delle Torri di Slivia io, Edi Kante (il noto vignaiolo di Prepotto) e Marko Zidarich (marmi Zidarich di San Pelagio) tutti e tre quella domenica avevamo deciso di imbracciare le motoseghe e andare a pulire alcuni tratti di sentieri che percorrevamo durante le nostre uscite a cavallo. Le ramaglie in molti punti rendevano difficile il passaggio, e dopo una buona mezza giornata di lavoro ci siamo resi conto che il lavoro non era poco. Ci balenò in mente di quanto sarebbe stato bello poter ripulire il sentiero che collegava i borghi carsici per uno sviluppo turistico collegando osmize, ristoranti, agriturismi e attività artigianali.
Edi era quello che aveva più contatti e conoscenze, mantenne la promessa e qualche giorno dopo contattò gli enti locali per presentare il progetto.
L'idea fu accolta con entusiasmo, gli enti pubblici finanziarono il progetto e il sentiero fu inaugurato nella primavera successiva. Nei giorni precedenti il tempo stringeva e tutti ci siamo armati di attrezzi, trattori e tutto quello che disponevamo per portare a termine i lavori per l'inaugurazione
Il giorno dell'inaugurazione fu percorso tutto il primo tratto del sentiero tra Malchina e Samatorza con cavalli e carrozze fino alla grotta Azzurra dove all'esterno era stato allestito un rinfresco e la grotta fu illuminata per l'occasione.
Storia del Logo
Il logo rappresenta le vecchie ruote di legno che solcavano le antiche carrarecce e i raggi della ruota sono otto come il numero dei borghi carsici che il primo tratto del sentiero collegò (Malchina, Visogliano, Slivia, Precenicco, San Pelagio, Prepotto, Ternova e Samatorza).
Un'altra questione da affrontare fu la scelta del nome per il sentiero e al figlio di Edi venne l'idea di battezzarlo Gemina, come l'antica strada romana. Era perfetto, rievocava la storia antica e metteva d'accordo tutti dal punto di vista linguistico.