Spesso ripetiamo che la posizione delle Torri di Slivia è centrale e strategica per visitare città culturali a medio-lungo raggio perché si tende a guardare sempre verso l'orizzonte.
Ma quando ad un certo punto ti fermi e ti guardi attorno realizzi che forse non serve tendere lo sguardo così lontano per scoprire luoghi unici, diversi tra loro, noti o sconosciuti, pronti a donarti un'emozione.
Percorsi ecoturistici nel raggio di 10 chilometri
C'è un fiume nel Carso triestino, che come un serpente si inabissa nelle terra per poi riaffiorare in luoghi lontani, è il Timavo. Anche la nostra Grotta delle Torri di Slivia è figlia di questo corso d'acqua misterioso: non lo vedi ma traccia percorsi che vengono inconsapevolmente seguiti dai viaggiatori per scoprire questa terra.
Nel raggio di meno di dieci chilometri puoi scoprire resti paleontologici di rilievo, pascolare le pecore in via di estinzione del Carso, passeggiare in un castello che ha ospitato letterati celebri, esplorare i fondali marini o lanciarti nel vuoto tra gli alberi. Questa nostra terra è ricca, sia da un punto naturalistico che storico. Vediamo assieme cosa puoi fare a pochi minuti da Slivia.
Le bocche del Timavo e la Chiesa di San Giovanni in Tuba
"e valicare le fonti del Timavo
di dove nove bocche tra lo scrosciare lungo del monte
una marea prorompe e ne copre i campi il risonare dell’onda”
Le bocche del Timavo rappresentano un luogo di importanza storica: Antenore, nel suo viaggio di ritorno da Troia si rifugia in questa zona, a raccontarlo è Virgilio nell'Eneide. Il luogo resta poi un riferimento tra miti e leggende data anche la sua rilevanza in epoca romana: qui correva la via dell'ambra e le correnti calde del Timavo furono usate come impianto termale. Nei secoli ha rappresentato un luogo di culto, prima sacello, poi monastero benedettino. Oggi vi sorge la chiesa di San Giovanni in Tuba.
Partiamo dalla preistoria
Nei pressi del Villaggio del Pescatore, si trova uno dei siti paleontologici più interessanti d'Italia, lì la cooperativa Gemina ti racconterà la Storia degli adrosauri Antonio e Bruno e del loro ritrovamento. Antonio è uno dei più bei reperti al mondo di adrosauri, perfettamente articolato e praticamente intero.
Portare le pecore al pascolo e degustare un pecorino rinomato
Fortunatamente, a differenza dei dinosauri, le pecore istro-carsoline non sono ancora estinte, probabilmente anche grazie alle attività della Fattoria Antonič che negli ultimi anni sta lottando per preservare questa razza nel territorio portandola al pascolo nella landa carsica e producendo il pregiato pecorino del Carso, formaggio premiato e riconosciuto per le sue caratteristiche. Potrete assaporarlo nella nostra Osmica ma consigliamo anche di degustarlo dopo aver portato le pecore al pascolo, per comprendere questo antico mestiere e restare affascinati dall'armonia che si può creare tra natura, uomo e animali.